Giro in macchina della Sardegna, ecco alcune dritte

L’auto è il mezzo migliore per viaggiare in Sardegna, senza alcun dubbio.
Usando la macchina si possono esplorare anche le bellezze più remote, senza dover fare affidamento sui mezzi pubblici che non servono certe località.
Sull’isola c’è solo una breve autostrada; altrimenti solo superstrade che collegano Cagliari – Sassari – Nuoro – Oristano – Olbia: motivo in più per gustare gli splendidi paesaggi senza fretta.

Con grande semplicità si può prenotare un veicolo a questo link e, indipendentemente che si arrivi alla Terra dei Quattro Mori via aria o via mare, si può partire subito ad esplorare cosa c’è di bello in Sardegna.

Giro in macchina della Sardegna ecco alcune dritte

Sardegna coast to coast

Gli itinerari da affrontare a bordo di un’auto sono tanti, quindi decidiamo di iniziare dal sud. Punto di partenza Cagliari, per risalire la costa occidentale e attraversare la Sardegna settentrionale, prima di riscendere lungo la costa orientale fino a Villasimius.

La direzione è sud-ovest, lasciando alle spalle la strada che separa il capoluogo sardo dal suo Golfo (conosciuto anche come Golfo degli Angeli). Il primo obiettivo è attraversare il territorio di Pula e visitare Nora: la più antica città della Sardegna, fondata in epoca fenicia. Da qui dritti alle spiagge più rinomate a Chia, Santa Margherita di Pula, Foxi e Geremeas.

Si prosegue quindi verso la bellissima Costa Verde, caratterizzata da enormi spiagge e dune di sabbia. Questa è anche l’area dell’archeologia industriale delle miniere del Sulcis ormai dismesse: colpisce Porto Flavia, in cui i binari dei carrelli pieni di carbone arrivano direttamente al mare.

Si continua a guidare lungo la Pensola del Sinis per visitare il colorato Borgo di Bosa, in provincia di Oristano, uno dei più belli d’Italia dominato dal castello Malaspina. Dopo altri 45 km di strada si arriva ad Alghero, detta la “Piccola Barcellona” per l’influenza della colonizzazione catalana ancora molto evidente nella lingua e non solo, e la Riviera del Corallo: 90 km di litorale sabbioso, a tratti roccioso, in cui spicca la meravigliosa località di Capo Caccia.

Proseguendo il suo si rimane incantati dalla Costa Smeralda, conosciuta a livello internazionale per le sue acque verde smeraldo e la sfarzosa mondanità, la Gallura e l’Ogliastra tra le cime del Gennargentu e il Mar Tirreno, amata anche dagli appassionati di trekking montano. Ultima tappa a Villasimius, dai fondali limpidissimi ideale anche per lo snorkeling.

Consigli in strada

Guidare in Sardegna è piuttosto facile e privo di stress. Poco traffico, che interessa solo le principali città di Cagliari, Sassari e Olbia, ma non da meno anche Alghero in piena estate. Prestare maggiore attenzione nelle strade dell’entroterra dove si rischia di incontrare greggi di pecore o mucche in carreggiata. Inoltre, svariate calette e piccoli angoli naturalistici sono raggiungibili solo mediante strade sterrate.

Nella maggior parte dei casi le condizioni di percorribilità sono migliori da nord a sud (e viceversa), piuttosto che da est a ovest (e viceversa). È chiaro che per questa regione a spiccata vocazione turistica moltissimo dipende dall’affluenza stagionale, che richiede anche pazienza con i parcheggi e la disponibilità di mezzi a noleggio.

 

 

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